Ogni storia è già avvenuta, è già stata raccontata, ha avuto inizio.
L’epilogo, che è stato o che sarà, è già tutto dentro questo inizio e nelle narrazioni mitiche o religiose che si sono tramandate nel corso del tempo nelle diverse civiltà.
In queste narrazioni si trovano molti indizi, non prove, del processo storico evolutivo che ha determinato il carattere o le caratteristiche di una civiltà.
Le narrazioni che sostanziano e rendono affascinanti questi sistemi di riferimento nei quali tutto trova una ragione di esistenza e di azione hanno ricevuto un alto modulo espressivo nell’arte, che, utilizzando tutti i codici espressivi del suo tempo, ha prodotto e poi tramandato - continua a farlo - un repertorio immaginifico che si deposita nelle coscienze individuali e collettive.
La mostra «In principio...» attraverso una piccola ma significativa selezione di stampe antiche documenta alcuni di questi racconti che si rifanno alla mitologia greco-latina e alla tradizione giudaico-cristiana.
Sono rappresentazioni di personaggi e azioni che l’arte, inseguendo la letteratura e la tradizione orale, ci ha reso familiari con una grande ricchezza di varianti. Possiamo così vedere, una accanto all’altra, le raffigurazioni di celebri storie mitologiche e veterotestamentarie insieme a vicende meno note, meno frequentate dall’arte ma non per questo, anzi forse proprio per questo, ancora più intriganti.
Sono stati selezionati settantadue fogli di varie epoche, tecniche e autori, intendendo per autori sia gli artisti inventori dei soggetti, che i disegnatori e gli incisori, stampe caratterizzate da una chiara dimensione narrativa, spesso didascalica, delle vicende mitiche e religiose che si pongono a fondamento della civiltà occidentale.
Ci si è spesso domandati se fossero reali questi fondamenti, se avessero una loro preesistente e autonoma vitalità o non fossero piuttosto espressione di un tentativo di ridare a posteriori un senso ai molti interrogativi che l’umanità si porta dentro, o almeno di trovare delle risposte consolanti se non soddisfacenti.
Molte branche del sapere umano hanno di volta in volta provato a dare soluzioni, dalla filosofia alla psicoanalisi passando per le scienze biologiche; soluzione che le religioni non hanno trovato mai esaustive o almeno mai quanto le ragioni del loro credo. Il mito e la religione mantengono ancora inalterata la loro forza attrattiva nella vita degli uomini, sui quali esercitano, volenti o nolenti, la loro fascinazione.
L’arte riassume e sintetizza questi elementi di suggestione e dà loro una forma che ne semplifica o aumenta la difficoltà di interpretazione. Il risultato è di perpetuarne la suggestione. Questi i presupposti di...

Dario Porta